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Biblioteca Comunale di Gaeta

Sede:
Via Annunziata, 58
Patrimonio librario:
13.016
Specialistiche:
Letteratura di "Viaggi d’avventura” e “Musica”
Biblioteca Comunale “Salvatore Mignano” di Gaeta

La biblioteca ha un fondo librario costituito da un fondo antico, che è uno dei più antichi della provincia di Latina, e un fondo moderno.

Contatti

Orari d'apertura

lun08:00 - 13:30
mar08:00 - 13:30 | 15:00 - 18:00
mer08:00 - 13:30
gio08:00 - 13:30 | 15:00 - 18:00
ven08:00 - 13:30

Cenni storici

abitanti: 19.971

Il Comune di Gaeta, è un Comune del Lazio che conserva ancora oggi, nei suoi monumenti artistici ed architettonici, le tracce di un passato glorioso ed il suo patrimonio culturale e architettonico è oggetto di attenta cura, tutela a valorizzazione. Le origini del nome di Gaeta sono tuttora avvolte nel mistero e Virgilio trovò la sua origine nel nome della nutrice di Enea, “Cajeta”, che fu sepolta dall’eroe troiano proprio in quel territorio. I primi insediamenti nel territorio di Gaeta risalgono all’VIII secolo a.C. e nel 345 a.C. la città fu vinta da Roma, che la trasformò in un luogo di villeggiatura importante.

Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente Gaeta visse saccheggi ad opera delle popolazioni barbariche e dei Saraceni. Nell’VIII secolo d.C. Gaeta si affrancò dall’autorità imperiale nel IX secolo diede origine al Ducato di Gaeta.
L’esperienza del ducato terminò nel 1140 quando Gaeta fu conquistata dal re Ruggero II d’Altavilla.
Dal 1442 e durante tutta la dominazione aragonese, Gaeta vide crescere la propria importanza in virtù della sua posizione strategico/militare. Da Gaeta salparono le navi pontificie che parteciparono alla famosa battaglia di Lepanto.
La proclamazione della Repubblica Romana spinse papa Pio IX, il 25 novembre 1848, a rifugiarsi a Gaeta ospite dei Borboni.
A Gaeta si combattè l’ultima battaglia tra il Regno delle due Sicilie e l’esercito piemontese terminata il 13 febbraio 1861 con la resa di Francesco II di Borbone.

Punti d'interesse:

Il centro storico del borgo di Gaeta è uno dei più importanti e caratteristici quartieri della città, sviluppatosi intorno al possente castello è formato da piccoli vicoli, porticati, balconi, chiese monumentali in cui perdersi. Piccola curiosità la città nel 1897 venne divisa in due comuni il Borgo di Gaeta e il Comune di Elena (Zona di Santo Erasmo) in onore dell’allora principessa Elena, futura regina d’Italia. Nel 1927 però i due Comuni di Gaeta vennero uniti nuovamente sotto il nome Gaeta.
Tra le cose da vedere nel centro storico sicuramente bisogna menzionare le due porte (Prima e Seconda Porta) uniche vie di accesso via terra fino al 1928, la Chiesa dell’Annunziata che conserva al suo interno codici dei monaci amanuensi, la Chiesa S. Maria della Sorresca e la chiesa di Chiesa di S. Giovanni a Mare tra le più caratteristiche della città. Naturalmente non si può non passeggiare tra le vie del porto ed il lungomare.

Curiosità

La grotta del turco è uno dei luoghi più particolari di Gaeta.
Si trova su tre fenditure che caratterizzano il versante del Monte Orlando. Secondo la tradizione popolare, il monte Orlando si formò durante il terremoto che investì la terra alla morte di Gesù.
Secondo un’antica leggenda, un turco miscredente nei confronti delle origini sacre del luogo, appoggiandosi alla roccia la sentì  fondersi, lasciando in quel luogo un’impronta della sua mano.